mercoledì 30 maggio 2018

Forchetta: una storia complicata.

È dettaglio noto che nel corso dei millenni l'uomo si è sempre servito delle mani, o di coltelli appuntiti, per mangiare.
Le prime immagini legate alla forchetta risalgono a prima del Mille. Tale oggetto produsse un enorme scandalo e fu definita dal clero cattolico come "stumento di mollezza e simbolo del demonio" e il suo uso venne marchiato come peccato.
L’uso della forchetta, come già anticipato, fu motivo di grande scandalo: intorno al Mille, la figlia dell’imperatore bizantino Cristiano IX, giunse a Venezia portando una forchetta d’oro a due denti per mangiare; quando la giovane donna si ammalò gravemente e morì di peste, i nobili decretarono che questa era la giusta punizione divina per questo gesto considerato da loro "immorale" .
Nel 1297 vennero menzionate per la prima volta le forchette nell'inventario di Edoardo I, re d'Inghilterra. Ma l'uso della forchetta entrò nella vita quotidiana solo a partire dal Cinquecento, grazie alle nuove condizioni e stili di vita.
Intorno al 1580 Michel de Montaigne durante un viaggio in Italia notò l’uso quotidiano della forchetta, e la presenza in tavola, al posto di ciascun commensale, di cucchiaio, coltello e forchetta, che erano sistemati tra due salviette insieme al pane.
In Francia, fu Caterina de Medici a introdurre a tavola l'uso della forchetta: i francesi mangiavano ancora con le mani. Anche se Luigi XIV (il Re Sole) trovava indecoroso l’uso della forchetta preferendo, con le mani, un contatto diretto con il cibo.
L’uso diffuso della forchetta giunse oltre la metà del ‘700, quando apparvero gli spaghetti.

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